Norbert van den Eijnden, CEO di Alphabet International riflette sui cambiamenti che stanno influenzando sempre più la mobilità di oggi e di domani.
“Non avere la connessione Wi-Fi è come entrare in una camera d’albergo e non trovare il letto.” Credo che questa frase, che ho sentito qualche giorno fa, descriva molto bene la società in cui viviamo. Dagli anni ’60 ad oggi la mobilità ha fatto passi enormi. Nel secondo dopo guerra le vetture a combustione sono diventate la modalità di trasporto principale. Sono diventate centrali nell’industria manifatturiera europea quando è diventato chiaro che la loro produzione avrebbe aiutato l’economia di tutto il continente e avrebbe favorito un recupero della Gran Bretagna. Questo ha creato innumerevoli posti di lavoro e favorito la crescita dell’economia – e ha fornito a un numero considerevole di persone la possibilità di spostarsi da un punto all’altro in maniera flessibile, per lavoro o per svago.
Le auto di oggi, ovviamente, non assomigliano alle prime BMW Isetta o al Maggiolino della VW, né offrono la stessa esperienza di guida. I progressi tecnologici hanno reso i motori molto più efficienti e le auto più intelligenti. Le diverse opzioni date dalle fonti rinnovabili, soprattutto se pensiamo ai veicoli elettrici (EVs), stanno trasformando la mobilità presente e futura. L'automobile connessa e l’autonomous driving hanno come obiettivo quello di rendere la guida più sicura e più comoda. Inoltre, un numero sempre più crescente di cittadini privati e di imprese si sta allontanando dal concetto di “auto di proprietà” che ha dominato gli ultimi decenni. Condividiamo di più la nostra mobilità e investiamo meno in tutte quelle opzioni di mobilità complesse, che assorbono tempo e denaro. Siamo alla costante ricerca di alternative eco-friendly.
Per anni, le auto hanno continuato a crescere in dimensioni e si sono dotate di tutti i comfort richiesti dai driver. Ora c'è una chiara inversione di tendenza verso la scelta di automobili più piccole - o addirittura si sceglie di non possederne alcuna - soprattutto nelle aree urbane, dove è difficile trovare parcheggio ed è presente una buona alternativa di mezzi pubblici. È cambiato anche l’atteggiamento verso mezzi di trasporto quali aerei, treni e autobus. Per esempio, una maggiore concorrenza tra le compagnie aeree ha rivoluzionato la politica dei prezzi nel settore, rendendo il viaggio aereo più accessibile e conveniente che mai, soprattutto per le giovani generazioni.
Una maggiore consapevolezza ambientale
La diffusa preoccupazione generata dall’innalzarsi dei livelli d'inquinamento ha, senza dubbio, svolto un ruolo fondamentale nell’abbracciare nuove soluzioni di mobilità. Dagli anni ’60 il numero di automobili private ha continuato a crescere, e con esso anche i livelli di CO2nell'atmosfera hanno cominciato ad aumentare drasticamente. Oggi le emissioni dovute al trasporto stradale rappresentano circa il 20% delle emissioni di CO2 nell'UE, il 12,5% delle quali proviene da autovetture e furgoni. Compensare è diventato prerogativa di tutti. I governi stanno elaborando piani per ridurre le emissioni e proteggere il benessere delle città e dei cittadini. Per esempio, l'Unione Europea ha fissato il livello massimo delle emissioni di CO2delle autovetture nuove a 130 g/km già nel 2009. Nel 2011 sono stati definiti anche i massimali per i veicoli commerciali leggeri (LCV). Da allora la normativa per le vetture è stata rivista stabilendo per il 2020 una riduzione del livello di emissioni di CO2 a 95 g/km per le nuove automobili. I dati mostrano come tra i 28 Paesi dell’UE, i Paesi Bassi siano uno dei precursori per quanto riguarda le basse emissioni di CO2 delle auto nuove.
Esistono diversi modi attraverso i quali i produttori di automobili possono contribuire nella riduzione delle emissioni e adempiere agli standard stabiliti dall'UE. Ad esempio, possono ridurre il peso dei veicoli utilizzando materiali più leggeri come il carbonio e l’alluminio. Oggi le vetture vengono progettate per avere un consumo di carburante efficiente. Le automobili particolarmente compatte hanno in realtà un consumo di carburante inferiore a 5 litri per 100 km. Auto ibride o che utilizzano fonti rinnovabili sono altrettanto fondamentali. Nelle aziende, cresce l’interesse per i veicoli commerciali leggeri elettrici (eLCVs). I comuni possono favorire l’adozione di soluzioni di mobilità a minor impatto ambientale, migliorando così la qualità dell’aria delle città. A Milano, per esempio, i veicoli a combustione devono pagare una tassa per transitare nel centro storico. I veicoli elettrici, invece, entrano gratuitamente. Monaco ha una zona a bassa emissione all'interno della circonvallazione alla quale possono accedere solo i veicoli provvisti di un particolare adesivo che certifica la bassa emissione della vettura.
Il noleggio abbraccia il cambiamento
Nel mondo del noleggio siamo a un punto di svolta importante. La tendenza verso una mobilità più condivisa, insieme a una maggiore attenzione agli impatti ambientali ed economici, sta modellando anche il futuro delle flotte aziendali. Il nostro settore è noto per essere innovativo e precursore di nuove soluzioni di mobilità. Ad esempio, in Alphabet abbiamo da tempo abbracciato il carsharing, oltre a creare soluzioni di mobilità altamente innovative e flessibili come AlphaFlex e l'app a supporto dei driver. Infine, mobilità vuol dire garantire alle persone la possibilità di spostarsi, e allo stesso tempo continuare a sviluppare servizi al passo con le mutevoli richieste ed esigenze.
Guardando al futuro, le vetture a guida autonoma potranno influenzare in modo significativo la mobilità aziendale e creare nuovi modelli di business. In quanto passeggeri di auto completamente autonome, i collaboratori avranno il tempo di leggere, telefonare, preparare o concludere una riunione - tutto in sicurezza. Poiché queste vetture non avranno bisogno di un conducente, le auto in una flotta aziendale potranno spostarsi in autonomia ed essere sempre disponibili per un utilizzo flessibile. Quando un collaboratore avrà bisogno di un'auto, dovrà semplicemente selezionarla e prenotarla, salire a bordo e raggiungere la destinazione scelta. L’auto potrà quindi continuare il suo giro e passare al prossimo collaboratore. Questo modello di business ha il potenziale di ridurre in modo considerevole la dimensione della flotta, aumentando il suo tasso di utilizzo complessivo. Soprattutto se consideriamo che il tasso medio di utilizzo di un veicolo in flotta è solo del 4%! E poiché ogni vettura sarà dotata di funzioni di sicurezza fondamentali, potenzialmente il numero di incidenti diminuirà.
Se parliamo di sostenibilità, le aziende possono già fare il primo passo verso una flotta più eco-friendly, introducendo automobili ecologiche come la BMW i3, la Renault ZOE e la Hyundai Ioniq Electric. Inoltre, invece di offrire un’auto aziendale come benefit, un’azienda può dare ai propri collaboratori la possibilità di lavorare 4 giorni su 7, più tempo libero e un budget di mobilità che i collaboratori stessi possono utilizzare per scegliere liberamente la forma di mobilità preferita.
Quindi, in quale direzione stiamo andando?
Avete mai pensato a come avrebbero potuto reagire alcune generazioni prima di noi alle auto elettriche o alle auto a guida autonoma? Impossibile! Solo nei film! In realtà, l'intero settore della mobilità si sta trasformando rapidamente. Le case automobilistiche si trasformano: da produttori di auto diventano fornitori di servizi di mobilità. Si stanno diffondendo nuove partnership e offerte dedicate alla aziende perché i costruttori si stanno riposizionando per il futuro. L'auto connessa potrà rendere la guida più comoda e rilassante per i conducenti e creare nuovi flussi di entrate per i produttori.
Città futuristiche come Boston, Singapore, Goteborg e Pittsburgh hanno espressamente manifestato l'interesse di consentire la circolazione alle auto autonome nelle loro strade. Le automobili a bassa emissione sono già disponibili. Complessivamente, siamo già a lavoro per fare in modo che le nuove tecnologie, i servizi e i programmi di mobilità diventino parte della nostra quotidianità.
Sono certo che da questi cambiamenti nasceranno molteplici ed entusiasmanti opportunità, che si tratti del mondo delle start-up con il loro modello di mobilità disruptive, o dei player di lunga data. È un momento importante per la mobilità aziendale, che continuerà ad evolversi e avanzare, offrendo una serie di nuove opportunità per l'industria delle flotte, per le aziende e i driver.
Unisciti a me in questo viaggio per rendere la mobilità di domani parte del nostro presente.
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